Qui e ora
Se si vuole arrivare veramente a conoscersi, si deve iniziare ad osservare la propria condotta di fronte agli avvenimenti di un qualsiasi giorno della vita. […] La cosa sicuramente più indicata è osservare le nostre reazioni meccaniche di fronte a tutti quei piccoli dettagli che avvengono nell’intimità della camera da letto, in famiglia, a tavola, in casa, per strada, al lavoro, ecc., ciò che si dice, si prova e si pensa. È importante poi vedere come o in che modo si possono cambiare queste reazioni; però se crediamo di essere una brava persona che non si comporta mai in modo incosciente e sbagliato, non cambieremo mai. Dobbiamo comprendere innanzitutto che siamo persone macchine, semplici marionette controllate da agenti segreti, da io occulti.
Samael Aun Weor

Generalmente si pensa che intraprendere un cammino spirituale significhi separarsi da tutto e da tutti, fuggire dalla società opprimente per rifugiarsi in un mondo isolato, paradisiaco, dove nessuno possa ostacolare la nostra ricerca dell’equilibrio interiore. La Gnosi insegna che questo approccio è incompleto e che al contrario potrebbe non portare a un reale cambiamento di noi stessi. Non si deve cercare di modificare le circostanze esterne ma solo ciò che si muove dentro di noi. La vita, con i suoi conflitti e le sue complicazioni, è un’eccezionale “palestra psicologica” dove poter allenarci ogni giorno e dove poter testare gradualmente il cambiamento delle nostre reazioni davanti alle impressioni che riceviamo.
Come insegna il Maestro Samael, l’auto-osservazione è fondamentale:
Nel caso di una persona per la quale si prova antipatia, così perché ci va e molte volte senza alcun motivo, si avverte un mucchio di pensieri che si accumulano nella mente, un gruppo di voci che parlano e gridano disordinatamente in noi, ciò che stanno dicendo, le emozioni sgradevoli che nascono dentro, lo sgradevole sapore che tutto questo lascia nella nostra psiche, ecc. È ovvio che in tale stato ci rendiamo anche conto che interiormente stiamo trattando molto male quella persona per la quale proviamo antipatia. Eppure per vedere tutto ciò, è certamente necessaria un’attenzione rivolta intenzionalmente verso l’interno di se stessi, non un’attenzione passiva.
Samael Aun Weor
Risulta evidente quanto possiamo imparare su noi stessi se solo attivassimo la facoltà dell’auto-osservazione durante la giornata. Potremmo analizzare la nostra mente, le nostre emozioni, i nostri istinti, etc… quanto potremmo approfittare del nostro presente se solo prestassimo “attenzione”!
Bisogna coltivare le relazioni, l’amore, l’amicizia, abbiamo assoluto bisogno di vivere con gli altri e di risolvere i conflitti che affliggono la nostra vita. Il Maestro Samael ci parla di lavoro interiore e di morte dell’Ego. Gli Ego sono quegli aggregati psicologici che ci dividono dagli altri, che imbottigliano e imprigionano la Coscienza che è invece unione. Non c’è bisogno di riempire la propria testa di teorie, la cosa importante è far sì che la Gnosi diventi la nostra stessa vita. Allora assaggeremo pian piano il sapore del lavoro interiore, delle esperienze interne, inizieremo a vedere le luci e le ombre che fanno parte di noi e capiremo che anche gli altri hanno un proprio vissuto composto da gioia e dolore.
Se dunque presenti la tua offerta sull’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare e và prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono.
(Matteo 5, 23-24)
La spiritualità vera è unione e il cammino è qui ed ora, con tutto il materiale-vita che abbiamo a disposizione.
Per lavorare su di sé è indispensabile lavorare sulla propria vita quotidiana, oggi stesso; si comprenderà allora il significato di quella frase della preghiera del Signore: “Dacci oggi il nostro pane quotidiano”. La parola “quotidiano” in greco significa “Pane supersostanziale” o “Pane dell’Alto”. […] La Gnosi ci offre il “Pane Supersostanziale”, il “Pane della Sapienza” e ci indica con precisione la nuova vita che comincia in noi stessi, dentro di noi, qui e ora.
Samael Aun Weor